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Piante officinali
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Rosmarino

Famiglia: Lamiaceae (Labiatae)
Pianta officinale, alimentare
Parte utilizzata: foglie, fiori

PRINCIPI ATTIVI
Olio essenziale 1,5-2,5 %: cineolo, canfora, alfa-pinene, borneolo libero ed esterificato, limonene ecc..; flavonoidi: apigenina, luteolina, diosmetina ecc.; diterpeni: picrosalvina, rosmanolo; triterpeni: betulina, ac. ursolico, ac. oleanolico; acidi fenolici: ac. rosmarinico, ac. labiatico, ac. clorogenico, ac. caffeico.
Antispasmodiche coleretiche, antiossidanti che le rendono utili nel trattamento delle turbe digestive e per facilitare le funzioni di eliminazione renale e intestinale (drenante). Esercitano un’azione neurotonica e riequilibrante regolarizzando lo stato epatodigestivo (regolano l’attività della flora batterica simbionte) e disintossicando l’ organismo. L’azione coleretica è stata confermata dalla sperimentazione su animali, allo stesso modo è stata confermata l’attività diuretica. Le proprietà antiossidanti sono dovute all’ac. rosmarinico e soprattutto ai diterpeni per i quali è stata valutata l’efficacia in diversi modelli sperimentali. Essi svolgono anche attività colecistocinetiche e inibitrici della sintesi di prostanoidi e quindi antinfiammatorie. L’azione antispasmodica è dovuta all’olio essenziale.
Si ha inoltre lo stimolo dell’attività della corteccia surrenale. Colecistopatie e discinesie delle vie biliari, piccola insufficienza epatica, litiasi biliare, senescenza precoce femminile, andropausa e astenia sessuale maschile,ipotensione, allergie croniche con intossicazione dell’organismo.
A dosaggi molto elevati si possono manifestare disturbi gastrointestinali e alle vie urinarie. Per l’azione emmenagoga ne viene sconsigliato l’uso in gravidanza.

Fungoceva. Agraria Erbario Funghi d'italia
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